E' sempre la stessa storia, comincio una cosa, e la lascio a metà...
Come un bicchiere mezzo pieno che poi è anche mezzo vuoto, questo decidetelo voi.
E' che mi sento proprio così, mezzo pieno e mezzo vuoto.
Non parlo di pienezza di stomaco, nemmeno di pienezza di sé, parlo di quello ke ho dentro, fisicamente e spiritualmente.
Le giornate passano, una identica all'altra, con pochi inutili dettagli a scalfire la loro piattezza.
La loro stronza, inutile e troia piattezza.
E io che volevo scrivere, sognavo di entrare in una libreria, e trovarlo lì, un giorno, il libro con il mio nome scritto sopra, e la mia faccia nel risvolto di copertina.
Ci avrei messo quella scattata dalla ragazza di mio fratello, mentre cazzeggiavo dietro il bancone di un bar, con la bocca aperta è un'espressione da coglione.
Ci sarebbe stata bene, avrebbe subito messo le carte in regola sulla serietà dei contenuti XD
Non che io sia troppo vecchio per tentare di scrivere qualcosa che finisca in libreria, qualcosa con la mia faccia idiota stampata sopra, intendiamoci.
Ma è che mi sento vuoto.
Di idee.
Di voglia.
Di spirito.
Si dice che gli scrittori abbiano un demone dentro di loro, un essere che prende la loro mano e la guidano sui tasti, o guidano la loro penna, un demone che sgobba al loro posto, un "ghost writer"...beh, il mio deve essersi preso una bella vacanza...
O forse non è mai arrivato.
L'ufficio di collocazione di demoni per scrittori o aspiranti tali deve essersi scordato di me.
Aiuto, vi prego, mandatemene uno, non chiedo un super demone come quello che aleggiava dentro a Dante, o al caro Giacomino da Recanati, mi accontento anche di un principiante, cresceremo insieme...
Ah, ufficio di collocamento dei demoni, un'ultima cosa...
Se mi mandate quello di Moccia vengo là e vi faccio il culo...
Ciao a tutti...
Cercherò di essere più presente...demone permettendo...