sabato 7 maggio 2011

il bicchiere mezzo pieno...

Quasi due anni che non scrivo nulla...
E' sempre la stessa storia, comincio una cosa, e la lascio a metà...
Come un bicchiere mezzo pieno che poi è anche mezzo vuoto, questo decidetelo voi.
E' che mi sento proprio così, mezzo pieno e mezzo vuoto.
Non parlo di pienezza di stomaco, nemmeno di pienezza di sé, parlo di quello ke ho dentro, fisicamente e spiritualmente.
Le giornate passano, una identica all'altra, con pochi inutili dettagli a scalfire la loro piattezza.
La loro stronza, inutile e troia piattezza.
E io che volevo scrivere, sognavo di entrare in una libreria, e trovarlo lì, un giorno, il libro con il mio nome scritto sopra, e la mia faccia nel risvolto di copertina.
Ci avrei messo quella scattata dalla ragazza di mio fratello, mentre cazzeggiavo dietro il bancone di un bar, con la bocca aperta è un'espressione da coglione.
Ci sarebbe stata bene, avrebbe subito messo le carte in regola sulla serietà dei contenuti XD
Non che io sia troppo vecchio per tentare di scrivere qualcosa che finisca in libreria, qualcosa con la mia faccia idiota stampata sopra, intendiamoci.
Ma è che mi sento vuoto.
Di idee.
Di voglia.
Di spirito.
Si dice che gli scrittori abbiano un demone dentro di loro, un essere che prende la loro mano e la guidano sui tasti, o guidano la loro penna, un demone che sgobba al loro posto, un "ghost writer"...beh, il mio deve essersi preso una bella vacanza...
O forse non è mai arrivato.
L'ufficio di collocazione di demoni per scrittori o aspiranti tali deve essersi scordato di me.
Aiuto, vi prego, mandatemene uno, non chiedo un super demone come quello che aleggiava dentro a Dante, o al caro Giacomino da Recanati, mi accontento anche di un principiante, cresceremo insieme...
Ah, ufficio di collocamento dei demoni, un'ultima cosa...
Se mi mandate quello di Moccia vengo là e vi faccio il culo...
Ciao a tutti...
Cercherò di essere più presente...demone permettendo...

venerdì 26 giugno 2009

Altra notte, altri pensieri

Perché cazzo scriva, poi, non so mica dirlo.
E' che è un modo per parlare con qualcuno nella solitudine in cui mi trovo.
Afflitto dalla malinconia delle notti come queste, in cui invece che il respiro di una ragazza vicino c'è il rantolo del pc che elabora bit.
E allora eccomi a scrivere, a te che forse mai leggerai, a te che forse nemmeno esisti, a te che forse mai incrocerai il mio cammino, tanto meno il mio sguardo.
Infondo si dice che un'anima gemella in giro, da qualche parte, ci sia per tutti.
Bella la passione, belli i battiti di cuore degli innamorati, il trepidare quando la vedi, e i suoi occhi giureresti che sono sempre più luminosi di quelli di tutte le altre.
E poi i primi baci, quelli rubati all'ombra di qualche vicolo, con la paura che qualcuno veda, o arrivi a interrompere la magia di un attimo che vorresti sia interminabile.
Le carezze, gli abbracci, i piccoli gesti che acquistano un valore inestimabile.
Nel film "Il corvo" Brandon Lee dice... -Le piccole cose per Shally contavano tantissimo, io le credevo insignificanti, ma credimi, niente è insignificante"...
Niente è insignificante...

Notte a tutti.
Giovy

Dove siete?

Dove siete poeti maledetti?
Dove sieti pittori e poeti romantici?
Dove siete filosofi?
Dove siete cantautori?
Dove siete stelle del rock che fu?
Tutti siete andati, lasciando tracce che non riusciamo più a interpretare, ci avete provato a cambiare il mondo, ma noi lo abbiamo rivoluzionato al contrario.
Bello poter credere nel ritorno di alcuni di voi ai giorni nostri, bello poter credere che siamo capaci di essere liberi, di sentirici liberi.
No, a noi la libertà fa troppo paura, pensiamo a consumarci nel farci dar retta, ci rincoglioniamo di tv, ci sballiamo in discoteca, ci schiantiamo in macchina tornando a casa, troppo ubriachi e stanchi per poter capire cosa cazzo stiamo facendo.
Voi combattevate per qualcosa, voi attaccavate il conformismo, noi ne abbiamo fatto uno stile di vita.
Non vesti D&G? Non sei nessuno.
Ti vesti come ti pare? Sei ridicolo.
Ci stiamo scavando la fossa da soli, ci prepariamo un bel futuro da medio borghesi fottuti e strafottuti dal sistema.
Le ferie pagate, le raccomandazioni, la messa alla domenica, la partita in tv, i quiz in tv, il super enalotto, il lotto, la macchinona grande, il cellulare sempre acceso, il cinema, il sesso come abitudine, i medicinali, gli antidepressivi, le catene che portiamo senza rendercene conto.
E se vai a guardare indietro capisci che non ci sarà un altro Baudelarie, non ci sarà un altro Jim Morrison, non tornerà un Fabrizio De André.
No, noi abbiamo troppo paura di sentirci liberi, troppo paura di poter scegliere cosa fare, troppa paura che non ci sia più nessuno che ci dica cosa sia giusto e cosa no.
Voi avevate mangiato ognuno la vostra mela dall'albero proibito, voi avevate sfidato Dio, voi avevate visto la verità, noi guardiamo "il Milionario" in tv, sperando, un giorno, di poterci trovare seduti lì, su quello sgabello, e fare un po' di soldi per rendere meno amara la nostra galera a cielo aperto.

Ciao a tutti...
Giovy

giovedì 15 gennaio 2009

I'm back...

Tornato dopo un periodo di silenzio, perché come si dice, a volte il silenzio vale più di mille parole...
Altre volte invece il silenzio non è altro che silenzio, come il mio.
Non ho scritto né parlato perché sono immerso nel silenzio di un periodo morto, uno di quei momenti in cui non si sà perché svegliarsi al mattino e non si avrebbe mai voglia di andare a dormire la sera, i periodi morti in cui tutto intorno ha un contorno più vago, più sbiadito.
E allora si sentono mancare le forze, i giorni sono tutti uguali e grigi, grigi di una nebbia di noia, e anche il tempo di fuori, dello stesso tedioso colore, non aiuta.
E sono qui che aspetto, aspetto la primavera che fuori e dentro di me possa tornare a far risplendere il sole sui prati in fiore...
Ciao a tutti...
SenzaControllo

sabato 13 dicembre 2008

Affognado nello smog...

Affogando nello smog, un giorno rimpiangerò le verdi colline del mio paese.
Consapevole di questo, me le godo finché posso.
Ciao a tutti...
SenzaControllo

mercoledì 10 dicembre 2008

Ma quale democrazia...quale repubblica...

E ci illudiamo ancora di contare qualcosa in questo schifo di paese.
Ci illudiamo che la dittatura sia una cosa lontana, che il ventennio non ritornerà più.
E non riusciamo a vedere che è già tutto come allora, anche peggio.
Perché al tempo dei fasci, c'era la conoscenza, c'era la consapevolezza, di essere sotto dittatura.
Quella che c'è oggi è celata, nascosta, occultata, camuffata.
E' davanti i nostri occhi eppure non la vediamo.
E siamo ridotti peggio delle pecore, siamo tutte pecore che un abile pastore conduce per i pascoli, tutte contente perché il magnanimo pastore ci dà da mangiare.
E intanto la dittatura avanza, si costruisce, si consolida, si afferma.
E quando ce ne renderemo conto sarà troppo tardi, e un nuovo duce si affaccerà impettito da una qualsiasi finestra.
E sapremo che i nostri vecchi, i soldati e i partigiani, sono morti invano.
Ciao a tutti...
SenzaControllo

giovedì 4 dicembre 2008

I semafori...

Non chiedere aiuto ai semafori, sanno dire solo rosso o verde.
Mi hanno chiesto cosa ne pensassi di Dio, ho sorriso pensando ai criceti.
I criceti hanno una vita facile, girano sulla loro fottuta ruota, e non hanno pensieri.
E forse un giorno tutti gli uomini vivranno così, o forse ci stiamo già vivendo.
Ci ammaestrano come criceti, a girare nella ruota delle nostre giornate sempre uguali.
Poi quando ci avranno spremuto abbastanza ci getteranno via.
E i semafori continueranno a dire rosso o verde.