domenica 30 novembre 2008

Un'altra fottuta domenica...

Ed ecco arrivata un'altra fottuta domenica,
Da fuori il sole risplende ma non riscalda,
La testa che si muove al ritmo della batteria di Lars Ulrich
E una grande voglia di andarmene.
Andarmene e perdermi in terre sconosciute,
Ritrovarmi ad osservare il tramonto e non i telegiornali
Risvegliarmi con il canto dei galli e non con l'urlo delle radio
Vivere di ciò che offre la natura e non delle merendine Kinder & Ferrero.
Andarmene dove la stupidità dell'uomo non è ancora arrivata
Dove gli animali corrono liberi senza temere cacciatori
Dove i pesci nuotano senza temere ami o reti
Andarmene senza salutare
In silenzio, come un ladro
Per cercare di mantenermi libero
Libero dalle feste di paese
Dalle messe canoniche
Dai comizi elettorali
Dai telegiornali
Dagli happy hour
Da tutti quelli che mi vorrebbero ammaestrato.
Ciao a tutti...
SenzaControllo

venerdì 28 novembre 2008

Quel bastardo di Peter Pan...

Come diavolo fanno a restare in aria? Si chiede il bambino osservando gli aereoplani, tutti i bambini sognano di volare.
Io avevo paura delle altezze, soffrivo di vertigini, eppure anche io quel desiderio l'ho sentito.
Pervadermi le gambe fino quasi a staccarle da terra, salire lungo la schiena fino a far formicolare le scapole, come se due ali volessero spuntare da un momento all'altro.
Allora ci troviamo a fissare il vuoto, chiedendoci che sensazione si provi, a fluttuare tra le nuvole, a volare altissimi, toccare le stelle, e planare giù tra gli alberi.
Non più uomini ma super-uomini.
Senza nessun limite, senza nessun controllo.
Invece guardiamoci, guardatevi, la maggiorparte di noi troppo obesi anche solo per fare le scale, troppo pigri per alzarsi dalla poltrona in cui spappolano il cervello guardando la televisione.
No, così non va, bisogna tornare bambini, tornare a pensare che i sogni non sono solo sogni, dobbiamo credere che da qualche parte quel bastardo di Peter Pan è li che svolazza e che ride di noi.
Dobbiamo credere che anche Capitan Uncino, merita molto ma molto più rispetto di Berlusconi.
Dobbiamo credere...
Ciao a tutti...
SenzaControllo

giovedì 27 novembre 2008

Seduto su un gradino...

Seduto si di un freddo gradino di marmo, osservo la vita scorrere.
Gli impiegati, i postini, gli operai, i ragazzi che hanno saltato la scuola.
Ed io fermo, qui seduto, inutile e triste.
Eppure non mi rivedo in loro, mi sento diverso, non so se mai mi potrò unificare al pensiero e al modo di essere comune.
Lotto per far infervorare qualche mente, lotto per liberare quanti più uomini possibili da questo assurdo "Matrix" a cui siamo tutti inconsciamente (chi più e chi meno) attaccati.
No io vi devo liberare, voi impiegati, voi postini, voi operai, dovete tutti vedere la verità, la verità di un sistema che vi ha reso schiavi, servi dei servi dei servi.
Apriamo gli occhi prima che ce li serrino.
Urliamo forte prima che ci tolgano la voce.
Cerchiamo di volare prima che ci strappino le ali.
Io sono con voi.
Ciao a tutti.
SenzaControllo

mercoledì 26 novembre 2008

E le nuvole sono ferme.

In televisione due persone litigano tra di loro, padre e figlio armati l'uno contro l'altro, e le nuvole nel cielo sono ferme.
La vita continua giorno dopo giorno, insensibile ai nostri lamenti e alle nostre speranze.
Il freddo fuori comincia a farsi sentire anche dentro, nelle ossa che scricchiolano, nelle gambe che non smettono di tremare.
E la mia corsa senza controllo oggi subirà un'incredibile frenata, oggi dovrò subire uno di quelli che vengono chiamati colloqui di lavoro, e già mi vedo, seduto imbarazzato avanti un signore che dubito sia stato un ragazzo come me che mi fà domande e mi squadra, e mentre rispondo io lo so, che lui mi sta giudicando, sta cercando di capire chi sono, cosa cerco, sta cercando di vedere se sotto le maniche del mio maglione le mie vene sono state mai irrigate.
Odio questo genere di situazioni, darei tutto l'oro del mondo per non doverle fare, ma bisogna trovare lavoro, e allora cercherò di essere il più buono possibile, qualche respiro profondo e via...
E una volta uscito da lì avrò un pomeriggio davanti, un pomeriggio in cui tornare senza controllo, in cui scrivere tutto quello che mi passa per la testa su uno dei miei bloc notes, incurante se qualcuno leggerà mai, o mai vorrà giudicare quello che scrivo.
Io non voglio essere giudicato, non dovete assolvermi né condannarmi, io sono come sono, con tutti i miei difetti e anche qualche pregio, se faccio errori non cercate di aiutarmi, non datemi consigli, lasciatemi stare, so sbagliare benissimo da solo...
Ciao a tutti...
SenzaControllo

martedì 25 novembre 2008

SenzaControllo...25/11/2008

Benvenuti, benvenuti a voi tutti che passerete di qui.
Il mio blog è appena nato, e già è senza controllo, e lo resterà, fino alla sua morte.
Difficile credere a dei blog controllati, sinceramente, almeno per adesso, ma questo è senza controllo perché io sto diventando senza controllo, perché l'Italia stessa sta perdendo il controllo, perché stanno succedendo cose che danno parecchio da pensare...
E poi ci sono io, ragazzo parzialmente insoddisfatto dalla vita, che trova nella scrittura la sua valvola di sfogo, che sogna di vedere un libro con il suo nome scritto sopra pubblicato, un giorno.
Un ragazzo che crede nell'amicizia e nella fiducia reciproca, un ragazzo che ormai ha perso ogni fiducia in ogni possibile istituzione, un ragazzo che vorrebbe scappare lontano da tutto e da tutti.
Ms ora basta perlare di me, io sono un argomento che non vi riguarda, e che spesso non MI riguarda. Io voglio parlare di voi, di quello che sta succedendo, voglio scrivere poesie, voglio poter urlare senza controllo, voglio evadere da una realtà troppo stretta, volare nel più alto dei cieli e nuotare nel più profondo degli abissi.
Voglio vivere, e vivrò attraverso le mie parole.
Ciao a tutti...a presto.
SenzaControllo