E cadranno le stelle, sopra i nostri rimpianti, sulle vie del tramonto, sulle sere d'inverno.
Tu mi dici ancora di aspettare, aspettare che i tempi siano maturi, ma dall'albero dell'amore i frutti cadono subito.
Dai balconi dei nostri appartamenti, osserviamo tracce evanescenti nel cielo, e i frutti dell'amore sono ormai marci.
Lasciamo solo, solo come il rintocco che sancisce la prima ora del giorno, quando ancora giorno non è, quando ancora tutti dormono sulle proprie illusioni, trovando nei sogni incubi meno orribili della squallida vita quotidiana.
Lasciami solo quando cadranno le stelle, perché cadranno, come i frutti marci dell'amore, come le nostre illusioni, le nostre speranze, le nostre paure.
Voglio solo il canto della luna a cullare il mio sonno, solo la danza dei pipistrelli a vegliare sul mio corpo.
Lasciami solo e cadranno le stelle...
martedì 2 dicembre 2008
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