Affogando nello smog, un giorno rimpiangerò le verdi colline del mio paese.
Consapevole di questo, me le godo finché posso.
Ciao a tutti...
SenzaControllo
sabato 13 dicembre 2008
mercoledì 10 dicembre 2008
Ma quale democrazia...quale repubblica...
E ci illudiamo ancora di contare qualcosa in questo schifo di paese.
Ci illudiamo che la dittatura sia una cosa lontana, che il ventennio non ritornerà più.
E non riusciamo a vedere che è già tutto come allora, anche peggio.
Perché al tempo dei fasci, c'era la conoscenza, c'era la consapevolezza, di essere sotto dittatura.
Quella che c'è oggi è celata, nascosta, occultata, camuffata.
E' davanti i nostri occhi eppure non la vediamo.
E siamo ridotti peggio delle pecore, siamo tutte pecore che un abile pastore conduce per i pascoli, tutte contente perché il magnanimo pastore ci dà da mangiare.
E intanto la dittatura avanza, si costruisce, si consolida, si afferma.
E quando ce ne renderemo conto sarà troppo tardi, e un nuovo duce si affaccerà impettito da una qualsiasi finestra.
E sapremo che i nostri vecchi, i soldati e i partigiani, sono morti invano.
Ciao a tutti...
SenzaControllo
Ci illudiamo che la dittatura sia una cosa lontana, che il ventennio non ritornerà più.
E non riusciamo a vedere che è già tutto come allora, anche peggio.
Perché al tempo dei fasci, c'era la conoscenza, c'era la consapevolezza, di essere sotto dittatura.
Quella che c'è oggi è celata, nascosta, occultata, camuffata.
E' davanti i nostri occhi eppure non la vediamo.
E siamo ridotti peggio delle pecore, siamo tutte pecore che un abile pastore conduce per i pascoli, tutte contente perché il magnanimo pastore ci dà da mangiare.
E intanto la dittatura avanza, si costruisce, si consolida, si afferma.
E quando ce ne renderemo conto sarà troppo tardi, e un nuovo duce si affaccerà impettito da una qualsiasi finestra.
E sapremo che i nostri vecchi, i soldati e i partigiani, sono morti invano.
Ciao a tutti...
SenzaControllo
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senzacontrollo dittatura repubblica italia
giovedì 4 dicembre 2008
I semafori...
Non chiedere aiuto ai semafori, sanno dire solo rosso o verde.
Mi hanno chiesto cosa ne pensassi di Dio, ho sorriso pensando ai criceti.
I criceti hanno una vita facile, girano sulla loro fottuta ruota, e non hanno pensieri.
E forse un giorno tutti gli uomini vivranno così, o forse ci stiamo già vivendo.
Ci ammaestrano come criceti, a girare nella ruota delle nostre giornate sempre uguali.
Poi quando ci avranno spremuto abbastanza ci getteranno via.
E i semafori continueranno a dire rosso o verde.
Mi hanno chiesto cosa ne pensassi di Dio, ho sorriso pensando ai criceti.
I criceti hanno una vita facile, girano sulla loro fottuta ruota, e non hanno pensieri.
E forse un giorno tutti gli uomini vivranno così, o forse ci stiamo già vivendo.
Ci ammaestrano come criceti, a girare nella ruota delle nostre giornate sempre uguali.
Poi quando ci avranno spremuto abbastanza ci getteranno via.
E i semafori continueranno a dire rosso o verde.
martedì 2 dicembre 2008
E cadranno le stelle...
E cadranno le stelle, sopra i nostri rimpianti, sulle vie del tramonto, sulle sere d'inverno.
Tu mi dici ancora di aspettare, aspettare che i tempi siano maturi, ma dall'albero dell'amore i frutti cadono subito.
Dai balconi dei nostri appartamenti, osserviamo tracce evanescenti nel cielo, e i frutti dell'amore sono ormai marci.
Lasciamo solo, solo come il rintocco che sancisce la prima ora del giorno, quando ancora giorno non è, quando ancora tutti dormono sulle proprie illusioni, trovando nei sogni incubi meno orribili della squallida vita quotidiana.
Lasciami solo quando cadranno le stelle, perché cadranno, come i frutti marci dell'amore, come le nostre illusioni, le nostre speranze, le nostre paure.
Voglio solo il canto della luna a cullare il mio sonno, solo la danza dei pipistrelli a vegliare sul mio corpo.
Lasciami solo e cadranno le stelle...
Tu mi dici ancora di aspettare, aspettare che i tempi siano maturi, ma dall'albero dell'amore i frutti cadono subito.
Dai balconi dei nostri appartamenti, osserviamo tracce evanescenti nel cielo, e i frutti dell'amore sono ormai marci.
Lasciamo solo, solo come il rintocco che sancisce la prima ora del giorno, quando ancora giorno non è, quando ancora tutti dormono sulle proprie illusioni, trovando nei sogni incubi meno orribili della squallida vita quotidiana.
Lasciami solo quando cadranno le stelle, perché cadranno, come i frutti marci dell'amore, come le nostre illusioni, le nostre speranze, le nostre paure.
Voglio solo il canto della luna a cullare il mio sonno, solo la danza dei pipistrelli a vegliare sul mio corpo.
Lasciami solo e cadranno le stelle...
lunedì 1 dicembre 2008
Alla fine....
Purtroppo sarà alla fine, alla fine soltanto, che capiremo tutto.
Capiremo quanto tempo avremo perso, quanti sorrisi ammazzati, quante lacrime inutili.
Capiremo il significato di tutto questo viaggio, questo palcoscenico che ci ostiniamo a chiamare vita.
Capiremo che tutto passa, e l'avremmo dovuto capire prima.
Prima di ritrovarci senza più speranze, senza più ambizioni, senza più emozioni.
Capiremo che la vita andava vissuta fino in fondo, da eccesso in eccesso, la vita andava violentata, e dovevamo succhiare dalle sue tette tutto il latte possibile, prima di diventare troppo vecchi per essere ancora allattati.
Capiremo che non avevamo capito niente.
Ciao a tutti...
SenzaControllo
Capiremo quanto tempo avremo perso, quanti sorrisi ammazzati, quante lacrime inutili.
Capiremo il significato di tutto questo viaggio, questo palcoscenico che ci ostiniamo a chiamare vita.
Capiremo che tutto passa, e l'avremmo dovuto capire prima.
Prima di ritrovarci senza più speranze, senza più ambizioni, senza più emozioni.
Capiremo che la vita andava vissuta fino in fondo, da eccesso in eccesso, la vita andava violentata, e dovevamo succhiare dalle sue tette tutto il latte possibile, prima di diventare troppo vecchi per essere ancora allattati.
Capiremo che non avevamo capito niente.
Ciao a tutti...
SenzaControllo
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